CARTA AL NUEVO PRESIDENTE DE MALI, AL NUEVO PRIMER MINISTRO, A LA NUEVA MINISTRO DE LA FAMILIA Y AL NUEVO MINISTRO DE JUSTICIA
LETTERA AL NUOVO PRESIDENTE DEL MALI, AL NUOVO PRIMO MINISTRO, ALLA NUOVA MINISTRO DELLA FAMIGLIA E AL NUOVO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Abbiamo scritto, in nome del collettivo di famiglie italiane e spagnole, una lettera per il nuovo presidente della repubblica del Mali y i nuovi primo ministro e ministri di famiglie e giustizia. Nella lettera si raccontano obiettivamente i fatti successi in Mali, rispetto delle adozioni. Del fatto che i dossier erano registrarti e accettati in Mali e in alcuni casi selezionati (tramite le commissioni o negli orfanotrofi privati nei quali lavorano gli enti) e che a novembre 2012 il Mali decise di colpo chiudere le adozioni. Si fa notare che dopo 10 mesi di chiusura, i bambini continuano negli orfanotrofi davanti l'inesistenza di famiglie disposte ad accoglierli in adozione nazionale, che continuano ad aver luogo degli abbandoni e che gli orfanotrofi sono in gravi condizioni di fronte al grande numero di bambini ospiti nelle diverse strutture, perché la principale fonte di sostegno erano le famiglie adottive e i progetti di cooperazione degli enti, legati alle adozioni stesse.Si parla anche dell'atelier che si tiene lo scorso maggio, nel quale si prese una chiara posizione di apertura per la ripresa delle adozioni, ma che fino al momento non ha avuto luogo.Si ricorda anche che il Mali ratificò nel 2006 la Convenzione dell'Aia, che ha validità in Mali e alla quale la propria costituzione maliana le da valore superiore a quello delle leggi nazionali y che nella convenzione stessa si parla dei casi nei quali, per sospensione delle adozioni o per modifiche legislative che riguardino il sistema di protezione dell'infanzia, esista il rischio di protrarre troppo il collocamento permanente dei minori in una famiglia e si consiglia che in questi casi, prima d'iniziare qualsiasi riforma o sospensione, si dovrebbero portare a termine tutti i dossier in corso esistenti in quel momento, per tutelare l'interesse superiore dei minori.Si chiede per favore che, per tutto questo, nonostante le difficoltà politiche e sociali che vive il Mali e delle quali ne siamo consapevoli, si proceda ad applicare la Convenzione dell'Aia che loro stessi hanno ratificato, per dare una soluzione urgente ai dossier in corso, nell'interesse di tutti questi minori che sono in attesa da tanti mesi negli orfanotrofi e che non hanno un'altra uscita che non sia l'adozione internazionale.
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